E' stata varata il 25 maggio a Castellamare di Stabia la nave da battaglia "Trieste", unità multiruolo portaelicotteri destinata a sostituire, entro il 2022, la nave "Garibaldi". La nuova nave della Marina Militare ha una lunghezza di 245 metri ed è larga 47 metri per 27,7 di altezza, è mossa da due turbine Rolls Royce da 44.000 cavalli, due motori diesel da 11MW e due propulsori elettrici da 5,2 MW. E' equipaggiata con tre cannoni OTO Melara da da 76/62 per la difesa antiaerei ed antimissile, tre torrette armate con mitragliere OTO Melara da 25/80 e cannoncino Oerlikon da 25/137 a controllo remoto, due postazioni lanciarazzi Leonardo ODLS-20, oltre a due lanciamissili Sylver A50 con 8 rampe ciascuno per missili Aster 30. L'unità sarà in grado di trasportare circa trenta elicotteri pesanti da combattimento ed il ponte principale potrà operare anche con gli F-35.
Alla cerimonia del varo, alla presenza del Presidente della Repubblica, sono intervenuti il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Enzo Vecciarelli, l'Ammiraglio Valter Girardelli, Capo di Stato Maggiore della Marina, l'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono e tutte le maestranze del cantiere navale campano. La madrina del varo è stata Laura Mattarella, figlia del Presidente della Repubblica Mattarella. Il ministro della Difesa ha dichiarato che: "Oggi l'Italia, protesa al centro del Mediterraneo, esposta a tensioni demografiche, sociali, religiose, economiche ed etniche, non può prescindere dalla sua dimensione marittima. Abbiamo bisogno di mari ben presidiati, non solo quelli contigui alle nostre coste, ma anche quelli lontani in cui il nostro Paese, oltre a contribuire alla stabilizzazione di aree di crisi, deve proteggere i suoi prioritari interessi, economici e commerciali. Conseguentemente, abbiamo bisogno di uno strumento di Difesa che mi piace definire persistente, ovvero in grado estendere nel tempo e nello spazio gli effetti delle sue capacità".