Il Gen. Albano in Bosnia
La seconda fase dell’invasione
russa in Ucraina è iniziata, sull’andamento e sulle prospettive delle
operazioni le riflessioni del Generale di Divisione Giovanni Albano, già
esperto ufficiale di Stato Maggiore in ambito NATO. Albano è stato addetto
Militare dell'Ambasciata d'Italia in Romania ed in Bulgaria, tra gli altri
numerosi incarichi ha comandato il Distretto Militare Salerno, nel 1995 è stato
responsabile logistica di scacchiere della missione NATO/IFOR in Bosnia-Herzegovina, nonché Sottocapo di Stato Maggiore del comando interforze CINCSOUTH NATO. Transitato
nella Riserva, è commentatore ed analista su strategia e geopolitica.
In questa nuova fase della
guerra gli obiettivi strategici dell'aggressore, pur se ridimensionati, tendono
comunque al possesso, con le armi, di un'area geografica simile a mezza Italia,
quindi non si tratta di obiettivi limitati, difatti comprendono l'area
dell'Ucraina meridionale ed orientale che, partendo da Kherson si collegano a Kharkiv, includendo quindi la
Crimea, Mariupol e l'intero Donbass (non solo i territori delle repubbliche di
Donetsk e Luhansk) ed il mar d'Azov.
Analizzando
più da vicino le operazioni in atto, il grosso delle truppe delle forze armate
russe sono in campo, attualmente sono 76 battaglioni su 480 km di fronte, a mio
parere un ulteriore errore tattico: fronte comunque troppo vasto, specie quando
piove a dirotto in primavera ed il cingolo scivola nel pantano, oltre a quello
compiuto nella prima fase quando sono stati impiegati i battaglioni tattici
privi di copertura e con linee di rifornimento troppo lunghe. Le truppe scelte di
Mosca (spero che siano bravi combattenti e non solo bravi stupratori o
assassini) hanno ora come comandante il famigerato generale di divisione Alexandr Dvornikov, più
famoso come macellaio che come ufficiale gentiluomo. Dvornikov con le sue
truppe ha raso al suolo, nel 2015, l'unica città a maggioranza cristiana della
Siria: Aleppo, che era stata, fino all'arrivo dei russi, risparmiata da quei
bravi tagliagole vestiti di nero dell'Islamic State. Tutte queste novità, la
presenza di truppe fresche e di élite, un nuovo comandante esperto, i 76
battaglioni rinforzati, l'impiego massivo dell'arma aerea assicureranno il
raggiungimento dell'obiettivo da parte di Putin entro il fatidico 9 maggio?
Secondo chi scrive no! Ai combattenti
russi manca una qualità determinante: la motivazione!
Nella zona di Kherson si concentra il grosso delle retrovie russe ad est
Allo
stato tutto il popolo ucraino rimasto in patria, forze armate regolari ed
ausiliarie, compreso il battaglione Azov, uno dei battaglioni più efficienti
dell'intero esercito, dirigenti politici di maggioranza e di opposizione
sono "una acies", cioè
un'unica schiera e difendono la loro patria, famiglia, affetti e proprietà con
determinazione, contro una
irrazionale, ingiustificabile ed inumana operazione detta di “denazificazione”,
e già questa definizione basta per definire la propaganda della disinformatja russa: una bugia
colossale.
Nel Donbass le truppe ucraine sono trincerate in numerosi nuclei di difesa
Prevedo,
al netto delle speranze di Putin, uno scenario diverso dalla vittoria russa,
poiché se anche le truppe russe dovessero occupare, al prezzo di enormi perdite,
tutto il Donbass e tutta la costa fino alla Crimea, nessuna delle grandi
istituzioni internazionali riconoscerebbero legalmente le conquiste
territoriali ottenute con l'aggressione.
Ben più difficile la possibilità di conquistare Odessa, che viene appena
lambita dalle truppe di terra ma attorno alla quale gli ucraini sono riusciti a
disporre delle solide linee difensive e che non è minacciata dal mare, visto l’indebolimento
degli attaccanti. Nemmeno la Cina, che ha interesse ad una Russia indebolita ma
non sconfitta, sarebbe davvero disposta ad una guerra totale con il fonte
America-NATO, più realisticamente, Confucio docet, i cinesi si siederanno
sulla riva del fiume nell'attesa di veder passare il cadavere dello sconfitto,
che molto probabilmente sarà avvolto nella bandiera russa.
Grazie per la condivisione
RispondiEliminaRitengo sia necessario diffondere
FACEBOOK GIOVANNI ALBANO TROVATE GLI ALTRI MIEI COMMENTI DI GEOPOLITICA
RispondiElimina