Il libro pone anche l'attenzione sulle vicende del confine orientale e sul tentativo di contrasto delle mire espansionistiche slave nella regione giuliana da parte dei militari partigiani, oltre che sull'annosa questione della "appropriazione" da parte di determinate aree politiche della narrazione e dell'immaginario collettivo della guerra resistenziale, relegando a lungo in secondo piano il ruolo degli uomini con le stellette. Nell'intento di fare attivamente "storia in laboratorio", il testo, edito dalla Società Editrice Nuova Cultura - Università La Sapienza per la collana I libri del Nastro Azzurro, si propone di promuovere una conoscenza estesa del fenomeno dei militari in lotta contro i tedeschi e del periodo dell'ultimo conflitto mondiale, ripristinando una giusta memoria degli avvenimenti e fornendo anche un valido ausilio alla didattica della storia ed alla consapevolezza della complessità delle vicende narrate.
L'autore, Nicola Della Volpe, è generale in congedo dell'Esercito, dopo vari incarichi operativi presso grandi unità, è stato per oltre vent'anni ufficiale di Stato Maggiore, ricoprendo fino al 2001 l'incarico di Vicecapo dell'Ufficio Storico dello SME. Autore prolifico, ha scritto numerosi saggi di storia militare, dedicandosi in particolare allo studio della propaganda e della corrispondenza di guerra. Ha pubblicato diversi volumi anche all'estero.
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