Nel libro Soldati Campani nella Guerra Civile Spagnola, volume del 2019 della collana Quaderni di Historia Regni, edita in collaborazione con D’Amico Editore, è presente un saggio di Salvatore de Chiara, curatore del Civico Museo di Storia Militare di Aversa, dedicato alla partecipazione dei volontari campani che, mossi da un forte sentimento di fede cristiana, partirono per la Spagna.
In “La Cruzada dei cattolici campani” si analizza l’aspetto religioso della mobilitazione italiana a sostegno del generalissimo Franco. I cattolici italiani parteciparono sia con l’arruolamento volontario e la permanenza sui campi di battaglia, sia con l’azione dei cappellani militari che furono al seguito dei reparti combattenti. La ricerca si arricchisce di particolari significativi: una delle immaginette sacre più diffuse tra le truppe italiane fu l’effige di Maria Santissima del Soccorso, venerata nella cappella della marina piccola di Sorrento, che i legionari elessero a propria protettrice poiché nella mano destra impugna un nodoso bastone per scacciare il demonio, rievocando al ricordo l'effige calabrese della “Madonna del manganello” tanto cara agli squadristi.
Nel complesso, la presenza di combattenti, specialmente dalla Campania, sostenuti dal sentimento religioso e dal senso di appartenenza al cattolicesimo fu una componente importante del volontarismo italiano nella Guerra Civile Spagnola, con un apporto non irrilevante di sacerdoti provenienti anche dal territorio campano come i salernitani Padre Antonio Amendola de’ Tebaldi, originario di Castelluccio, piccola frazione di Castel San Giorgo, ed il sacerdote Don Sebastiano Corvino, proveniente dall’Abbazia di Montevergine, oppure il casertano Don Carmine di Foggia, nativo di Gricignano. Ma vi si ritrovano anche le storie di persone comuni, come il volontario Salvatore Tirabasso, nato a Napoli ed educato in istituti cattolici, decorato al Merito Militar direttamente da Francisco Franco.