venerdì 19 dicembre 2014

Caso marò: la Pinotti batte un colpo

La Corte Suprema Indiana ha dichiarato irricevibili le richieste avanzate dalla difesa dei due marò Latorre e Girone, miranti ad ottenere un prolungamento di quattro mesi della libertà provvisoria per convalescenza di Massimiliano Latorre, attualmente in Italia per curarsi dopo un ictus, ed una licenza straordinaria natalizia per Salvatore Girone. Il ministro della Difesa Roberta Pinotti, dopo mesi di torpore sulla vicenda, ha improvvisamente tuonato, facendo eco al rammarico del Capo dello Stato: "E' una decisione grave che non ci aspettavamo. Siamo vicini ai nostri militari e come Italia pensiamo a come rispondere". Le condizioni di Latorre continuano a destare preoccupazione tra i medici, che non escludono a breve di sottoporlo ad un intervento chirurgico, anche per questo motivo il ministro, forte del parere dei medici curanti, ha ribadito che: " Latorre si deve curare qui in Italia e non vedo quindi come possa tornare in India. Noi non ci muoviamo da questa posizione". Un incoraggiante seppur tardivo cambio di rotta quello della titolare della Difesa che ridesta con un sussulto la fino ad ora passiva e scombinata reazione italiana alle illegalità ed ai soprusi del governo indiano. Entro breve le diplomazie dei due paesi, che recentemente stanno intensificando i propri incontri, potrebbero pervenire alla formulazione di una proposta di risoluzione condivisa della vicenda che poggi inevitabilmente su di un impegno di reciproca opportunità politica. Latorre e Girone intanto si apprestano a vivere l'ennesimo Natele anomalo.

sabato 6 dicembre 2014

Gli eserciti balcanici nella Prima Guerra Mondiale

E' uscito da qualche mese, nella collana Biblioteca Arte Militare della Libreria Editrice Goriziana, la traduzione in italiano di Armies in the Balkans 1914-18 di Nigel Thomas e Dusan Babac, pubblicato per la prima volta nel 2001 per la Osprey Pubblishing. Con il titolo italiano "Gli eserciti balcanici nella Prima Guerra Mondiale", risulta opportunamente tempestivo nell'anno di avvio delle commemorazioni per il Centenario della Prima Guerra Mondiale. Il testo, in un centinaio di pagine, fornisce un rapido resoconto delle operazioni condotte nel complesso scenario dei Balcani a partire dall’assassinio a Sarajevo dell'Arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo e la conseguente invasione della Serbia da parte dell'esercito austroungarico, fino alla fine del conflitto attraverso quattro anni di intensi combattimenti che videro impegnati, oltre agli eserciti austriaco e serbo, anche quelli tedesco, ottomano, montenegrino, albanese, britannico, francese, italiano, russo, bulgaro, greco e rumeno. Una enorme partecipazione di uomini e mezzi che solitamente viene oscurata dal ricordo delle contemporanee battaglie sul fronte occidentale e su quello italiano. Avvalendosi di ben 24 tavole a colori dell'ottimo illustratore Darko Pavlovic, con oltre 30 fotografie d'epoca e diverse tabelle sono presentati molti degli eserciti poco conosciuti della Grande Guerra, con l'aggiunta di 5 tavole in bianco e nero raffiguranti gli attributi delle uniformi. Sono ben descritte la varie sfumature di feldgrau austriaco, le caratteristiche calzature in pelle tradizionali bulgare, indossate anche in combattimento, l'organizzazione delle trincee greche in cui spiccano le pittoresche tenute degli Euzoni. Un valido contributo ai lettori italiani sullo svolgersi delle vicende su un fronte, in apparenza secondario, che vide un impegno determinante delle forze armate italiane.