mercoledì 12 ottobre 2016

La forza di una Brigata

Sono trascorsi tre anni e mezzo dall'apertura di questo blog, un tempo non lunghissimo nel quale abbiamo condiviso informazioni, eventi, ricostruito storie, smontato miti, fatto qualche elogio (pochi), dispensato critiche (molte), tutto intorno alle tematiche militari. 

Oggi ho appreso con orgoglio, e non poca soddisfazione personale, che il blog ha sforato quota seimila visite, sulla di eccezionale, per carità, ma è una gratificazione non da poco sapere che ci sono più di seimila persone che hanno letto le mie riflessioni e che sono capitati in questo spazio ricercando informazioni che qui hanno avuto modo di trovare.  Sfogliando le statistiche dei post più seguiti emerge che moltissimi hanno apprezzato le "trancianti" recensioni cinematografiche, molti altri sono alla ricerca di informazioni su argomenti della Grande Guerra e non pochi apprezzano le notizie d'attualità su argomenti particolarmente specifici che difficilmente trovano spazio altrove. Del resto, proprio perché gli argomenti de La Tradotta sono principalmente di nicchia, la cifra dei lettori è piuttosto ragguardevole, anche considerando la provenienza delle visualizzazioni, molti lettori risiedono negli Stati Uniti, seguono, con numeri importanti, Germania, Francia e Russia, ma il blog è seguito anche in Romania, Spagna, Polonia, Inghilterra e persino Thailandia. Da varie parti del mondo sono giunti apprezzamenti e contatti, segno che lo scambio di informazioni produce relazioni impensabili. 

Seimila lettori sono un numero pari agli effettivi di una Brigata di fanteria, una unità da combattimento agile ed agguerrita, come una Brigata votata alla conquista di posizioni sempre più avanzate di conoscenza il gruppo di chi legge queste note aumenta i propri effettivi e serra le proprie fila in vista di nuove marce e di nuove tappe. Il tempo e gli impegni non sempre mi consentono di dedicarmi a questo blog come vorrei, talvolta il volume dei post si dirada nei mesi, altre volte si concentrano in pochi giorni, ma tento comunque un aggiornamento costante, provo a ritagliarmi sempre uno spazio per scrivere. La recensione, o l'annuncio della pubblicazione, di nuovi testi inerenti di militaria o di storia militare è stata un tratto distintivo di questi primi trentasei mesi e sarà una costante anche in futuro, poiché gli strumenti di diffusione della conoscenza, e i libri in particolare, meritano la mia attenzione continua e l'attenzione dei miei lettori. Di cose ne sono cambiate molte dal marzo 2013 (sono cambiati due governi, i due Marò italiani prigionieri in India sono stati rilasciati, molti testimoni del tempo delle grandi battaglie non ci sono più) ma il mio spirito non è mutato, anzi, ora che mi sento investito dell'alta responsabilità del "comando" di una piccola Brigata, sono più convinto che mai della necessità di scrivere e raccontare la realtà militare. Avanti!    

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